O cessate di piagarmi,

o lasciatemi morir!

Luci ingrate,

dispietate,

Piu del gelo e piu de' marmi

fredde e sorde a' miei martir.



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Io ti seguii come iride di pace

Lungo le vie del cielo:

Io ti seguii come un'amica face

De la notte nel velo.

E ti sentii ne la luce, ne l'aria,

Nel profumo dei fiori;

E fu piena la stanza solitaria

Di te, dei tuoi splendori.



In te rapito, al suon de la tua voce,

Lungamente sognai;

E de la terra ogni affanno, ogni croce,

In quel sogno scordai.

Torna, caro ideal, torna un istante

A sorridermi ancora,

E a me risplendera, nel tuo sembiante,

Una novella aurora.